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03-01-2025

La Tradizione dei falò di inizio anno a Cavallino-Treporti

Ogni inizio anno, lungo il litorale veneto e nel Basso Piave, si accendono dei falò che sono molto più di semplici fuochi: sono i “Pan e Vin,” una tradizione antica e radicata, un rito collettivo che unisce storia e cultura locale. La celebrazione del “Pan e Vin” (o "Pavineri", in dialetto locale) è un momento in cui la comunità si ritrova per bruciare simbolicamente il passato e dare il benvenuto al nuovo anno. 

I falò di inizio anno, molto diffusi nel Nord-Est italiano e anche in tante altre regioni d’Italia, hanno origini che risalgono a epoche pre-cristiane. Si tratta di riti di purificazione e buon auspicio: i Celti, ad esempio, accendevano fuochi rituali e bruciavano fantocci per ingraziarsi le divinità e scacciare il passato. In Veneto, la tradizione si è trasformata in un evento tradizionale che avviene, solitamente, la vigilia dell’Epifania, il 5 Gennaio, quando una catasta di legno e sterpaglie – su cui spesso viene issato un fantoccio con sembianze di vecchia – viene data alle fiamme. 

La ‘vecchia’ che brucia rappresenta l’anno trascorso e le sue difficoltà, che devono essere eliminate per fare spazio ad un futuro carico di speranza. Il fuoco, simbolo di purificazione e rinnovamento, è visto come una forza capace di bruciare le avversità, e il rito è talvolta benedetto dal parroco locale. 

Durante il “Pan e Vin”, si è soliti osservare attentamente la direzione del fumo e delle faville che si sollevano dal falò, interpretandole come segnali di buon auspicio per l’anno nuovo. Un detto popolare afferma infatti che se le faville si levano verso ponente (ovest) preannunciano un raccolto scarso e quindi un anno non particolarmente buono, mentre quelle a levante (est) indicano abbondanza.  

Il "Pan e Vin" di Cavallino-Treporti 

Nel 2025, il Comune di Cavallino-Treporti organizza due eventi comunitari per l’accensione dei “Pavineri”: uno alle ore 18.00 in piazza Santa Maria Elisabetta a Cavallino, promosso dagli “Amici del Paviner”, e uno alle ore 19.00 presso l’area del Marina Fiorita di Ricevitoria a Treporti, organizzata dal “Gruppo parrocchiale di Treporti”.  

A Cavallino il tradizionale falò è particolarmente suggestivo, in quanto il “pan e vin” è posizionato su una chiatta in laguna, pronto ad essere dato alle fiamme. Questi due eventi, molto sentiti dalla popolazione, testimoniano la volontà di tramandare questa tradizione e renderla accessibile alle nuove generazioni. 

Ma il “Pan e Vin” non è solo un rito augurale: rappresenta un importante momento di aggregazione comunitaria. Il falò d’inizio anno è una preziosa occasione di incontro, per stare insieme, rafforzare i legami sociali e la solidarietà. La serata dei “Pavineri” è tradizionalmente accompagnata dal vin brulè e dalla “pinsa”, una torta rustica preparata solo in questo periodo, di cui non esiste una ricetta unica: ogni famiglia custodisce la propria versione, tramandata di generazione in generazione. Così, attorno al fuoco, tra calici di vino caldo e fette di “pinsa”, le persone si ritrovano, condividendo la speranza per l’anno che inizia. 

Al Marina di Venezia da qualche anno è diventata famosa la "Pinsa" di Giulia. Molti di voi conoscono il sorriso con cui Giulia da anni accoglie i nostri ospiti al check-in, ma non tutti sanno che è anche un’appassionata di cucina e custode di una preziosa ricetta della “pinsa”, che ha voluto condividere qui. 

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